Politics and Techniques of Fear. The Shadow in the Era of the Crisis of Civilization, between Projection and Manipulation
EJL2019-01
Programma
Conferenza: "Paura e potere"
Relatrice: Prof. Enrica Lisciani-Petrini (Università di Salerno)
Ciclo: Eranos-Jung Lectures: "Politiche e tecniche della paura. L’Ombra nell’epoca della crisi della civiltà, tra proiezione e manipolazione"
Data: 15 febbraio 2019, ore 18:30
Luogo: Auditorium, Monte Verità, Ascona
Moderatore: Prof. Fabio Merlini (Fondazione Eranos, Ascona)
Discussione
Rinfresco e incontro con la relatrice
L'ingresso è gratuito. È gradita l'iscrizione, via e-mail, a info@eranosfoundation.org, o telefonicamente, al numero +41 (0)91 792 20 92
Introduzione
Partendo dalla costitutiva fragilità della specie umana e dalla consapevolezza, propria dell'uomo, della morte, la conferenza intende mostrare innanzitutto come la paura sia la condizione primordiale e caratteristica dell'uomo (Freud). Il secondo - e conseguente - passaggio del discorso sarà l'analisi di come, precisamente, la paura sia stata da sempre alla base del potere e della politica, delle loro strategie "immunizzanti" e identitarie, di per sé escludenti: esempio massimo, in tal senso, è il pensiero politico di Hobbes, all'origine della formazione dello Stato Moderno. Una strategia politica che ha connotato, dunque, per molti versi la modernità e sempre riemergente, come la politica attuale (a livello mondiale) sta dimostrando. A questo tipo di politica, la lezione proverà a opporre e proporre - come terzo e ultimo passaggio - un diverso pensiero politico: un pensiero, da un lato, fondato sull'energia espansiva e affermativa della vita, lungo una filiera - esattamente opposta alla linea hobbesiana - che va da Machiavelli fino a Nietzsche; un pensiero, dall'altro lato (per qualche verso intrecciato a questa filiera), basato su una idea di relazione - sulla scia della lezione di Merleau-Ponty (anch'egli, non per caso, attento lettore di Machiavelli) - intesa come legame inscindibile, e anzi costitutivo (e dunque eminentemente includente), di ogni identità con l'"altro da sé".
Biografia/profilo del relatore
Enrica Lisciani-Petrini insegna Filosofia teoretica presso l'Università degli Studi di Salerno. I suoi lavori ruotano attorno al pensiero filosofico otto-novecentesco, con una particolare attenzione alle riflessioni di autori come Heidegger, Bergson, Jankélévitch, Merleau-Ponty e Deleuze. I vettori tematici lungo i quali si muove la sua ricerca sono, da un lato, l'intreccio e la tensione problematica della filosofia con la politica e, in genere, le scienze dell'uomo, come la psicologia e l'antropologia; dall'altro, l'incidenza e il ruolo delle esperienze artistiche nell'orizzonte culturale novecentesco e segnatamente nella riflessione filosofica, intese come "luoghi" nei quali cogliere e interrogare i movimenti profondi del nostro tempo. In tal senso, ha dedicato una specifica attenzione all'esperienza musicale, in vista di elaborare una "filosofia dalla musica", ossia una riflessione che, a partire soprattutto dalle ricerche sul suono e sulla materia fonica delle avanguardie artistiche musicali del '900 (da Debussy ai nostri giorni), riporti il pensiero alla trama mobile e differenziata del reale. In particolare, ha concentrato la propria indagine su alcuni "snodi" teoretici: i concetti di "corpo", "identità", "soggetto" e "persona", attraverso i quali gli stessi filosofi sopra indicati operano una rottura rispetto alla tradizione; snodi che, sottoposti ad una radicale messa in questione nella loro accezione tradizionale, consentono di pervenire alla definizione di un diverso apparato categoriale, incentrato sulle nozioni di "vita" e "impersonale". Un complessivo quadro teorico che, da ultimo, si è ulteriormente ampliato nella direzione di una "filosofia della vita quotidiana". Tra le sue pubblicazioni, ricordiamo Memoria e poesia. Bergson Jankélévitch Heidegger (1983), L'apparenza e le forme. Filosofia e musica in V. Jankélévitch (1991), Tierra en blanco. Música y pensamiento a inicios del siglo XX (1999), Il suono incrinato. Musica e filosofia nel primo Novecento (2001), La passione del mondo. Saggio su Merleau-Ponty (2002), Risonanze. Ascolto Corpo Mondo (2007), Charis. Saggio su Jnakélévitch (2012, tradotto in francese nel 2013) e Vita quotidiana. Dall'esperienza artistica al pensiero in atto (2015). Ha inoltre tradotto e/o curato le opere di Vladimir Jankélévitch Pensare la morte? (1994), La musica e l'ineffabile (1996), La morte (2009), Il non-so-che e il quasi-niente (2010), Da qualche parte nell'incompiuto (2012), Debussy e il mistero (2012), Il puro e l'impuro (2014) e L'avventura, la noia e la serietà (2018).